#smrgSAHAF Nostro Mare Nostro - 2010
È anche il percorso di vita privata dell'autore: ingegnere, pittore, fotografo, ma, sempre più, architetto di pace e di cultura nello scenario euromediterraneo degli ultimi venti anni. È il racconto di una esperienza umanamente singolare, in un momento storico e politico in cui il Mediterraneo assume, a cavallo tra due secoli, un'importanza strategica per la pace e lo sviluppo condiviso.
Guerre fratricide, migrazioni forzate, disastri ecologici, assenza di democrazia e corruzione sono alcune delle cause che attentano la vita della società civile. Contro queste ed altre Michele Capasso agisce invitando a non arrendersi, come testimoniano le storie narrate in questo libro con scrittura semplice ed efficace: è un mix tra racconto e reportage, dove tutto è rigorosamente vero e riscontrabile in documenti e immagini. Il diario scandisce la giornata dando vita a 18 episodi in cui il discorso trae spunto dai protagonisti principali: l'immondizia, l'ambulanza, il cane, i fratelli di Gaza, il grassone, il funerale, il bisturi, gli infermieri, il sondino, il parcheggiatore, l'elicottero, la carezza, il clandestino, l'archivio, la protesi, l'avvocato, l'arcobaleno, l'ultimo bacio.
Il senso complessivo della narrazione è mettere in evidenza, negli incroci della società globale, l'antico sapere che nell'area del Mediterraneo l'essere umano ha saputo sviluppare, nel le-game con la terra, i suoi abitanti e il mare, affrontando le avversità dell'oggi senza perdere la fiducia del domani.
È anche il percorso di vita privata dell'autore: ingegnere, pittore, fotografo, ma, sempre più, architetto di pace e di cultura nello scenario euromediterraneo degli ultimi venti anni. È il racconto di una esperienza umanamente singolare, in un momento storico e politico in cui il Mediterraneo assume, a cavallo tra due secoli, un'importanza strategica per la pace e lo sviluppo condiviso.
Guerre fratricide, migrazioni forzate, disastri ecologici, assenza di democrazia e corruzione sono alcune delle cause che attentano la vita della società civile. Contro queste ed altre Michele Capasso agisce invitando a non arrendersi, come testimoniano le storie narrate in questo libro con scrittura semplice ed efficace: è un mix tra racconto e reportage, dove tutto è rigorosamente vero e riscontrabile in documenti e immagini. Il diario scandisce la giornata dando vita a 18 episodi in cui il discorso trae spunto dai protagonisti principali: l'immondizia, l'ambulanza, il cane, i fratelli di Gaza, il grassone, il funerale, il bisturi, gli infermieri, il sondino, il parcheggiatore, l'elicottero, la carezza, il clandestino, l'archivio, la protesi, l'avvocato, l'arcobaleno, l'ultimo bacio.
Il senso complessivo della narrazione è mettere in evidenza, negli incroci della società globale, l'antico sapere che nell'area del Mediterraneo l'essere umano ha saputo sviluppare, nel le-game con la terra, i suoi abitanti e il mare, affrontando le avversità dell'oggi senza perdere la fiducia del domani.