#smrgSAHAF Nostro Mare Nostro - 2010

Kondisyon:
Yeni Gibi
ISBN-10:
8881270412
Hazırlayan:
Prefazione di: Fouad Twal, Nullo Minissi, Predrag Matvejevic, Alaa Al-Aswani, Postfazşone di Caterina Ardicidiacono
Stok Kodu:
1199184593
Boyut:
16x24
Sayfa Sayısı:
433 s.
Basım Yeri:
Napoli
Basım Tarihi:
2010
Kapak Türü:
Ciltli
Kağıt Türü:
Kuşe Kağıt
Dili:
İtalyanca
Kategori:
indirimli
405,00
Havale/EFT ile: 392,85
Stoktan teslim
1199184593
570647
Nostro Mare Nostro -        2010
Nostro Mare Nostro - 2010 #smrgSAHAF
405.00
Michele Capasso ripercorre l'esperienza di “architetto del dialogo” alla guida della Fondazione Mediterraneo usando ad artifizio la descrizione di una giornata trascorsa in un ospedale. È un intreccio di sensazioni, emozioni, riflessioni, esperienze, memorie e testimonianze in cui si incastrano pagine del “Diario di bordo” che l'autore ha pubblicato negli ultimi anni su quotidiani e periodici dei Paesi euromediterranei.

È anche il percorso di vita privata dell'autore: ingegnere, pittore, fotografo, ma, sempre più, architetto di pace e di cultura nello scenario euromediterraneo degli ultimi venti anni. È il racconto di una esperienza umanamente singolare, in un momento storico e politico in cui il Mediterraneo assume, a cavallo tra due secoli, un'importanza strategica per la pace e lo sviluppo condiviso.

Guerre fratricide, migrazioni forzate, disastri ecologici, assenza di democrazia e corruzione sono alcune delle cause che attentano la vita della società civile. Contro queste ed altre Michele Capasso agisce invitando a non arrendersi, come testimoniano le storie narrate in questo libro con scrittura semplice ed efficace: è un mix tra racconto e reportage, dove tutto è rigorosamente vero e riscontrabile in documenti e immagini. Il diario scandisce la giornata dando vita a 18 episodi in cui il discorso trae spunto dai protagonisti principali: l'immondizia, l'ambulanza, il cane, i fratelli di Gaza, il grassone, il funerale, il bisturi, gli infermieri, il sondino, il parcheggiatore, l'elicottero, la carezza, il clandestino, l'archivio, la protesi, l'avvocato, l'arcobaleno, l'ultimo bacio.

Il senso complessivo della narrazione è mettere in evidenza, negli incroci della società globale, l'antico sapere che nell'area del Mediterraneo l'essere umano ha saputo sviluppare, nel le-game con la terra, i suoi abitanti e il mare, affrontando le avversità dell'oggi senza perdere la fiducia del domani.

Michele Capasso ripercorre l'esperienza di “architetto del dialogo” alla guida della Fondazione Mediterraneo usando ad artifizio la descrizione di una giornata trascorsa in un ospedale. È un intreccio di sensazioni, emozioni, riflessioni, esperienze, memorie e testimonianze in cui si incastrano pagine del “Diario di bordo” che l'autore ha pubblicato negli ultimi anni su quotidiani e periodici dei Paesi euromediterranei.

È anche il percorso di vita privata dell'autore: ingegnere, pittore, fotografo, ma, sempre più, architetto di pace e di cultura nello scenario euromediterraneo degli ultimi venti anni. È il racconto di una esperienza umanamente singolare, in un momento storico e politico in cui il Mediterraneo assume, a cavallo tra due secoli, un'importanza strategica per la pace e lo sviluppo condiviso.

Guerre fratricide, migrazioni forzate, disastri ecologici, assenza di democrazia e corruzione sono alcune delle cause che attentano la vita della società civile. Contro queste ed altre Michele Capasso agisce invitando a non arrendersi, come testimoniano le storie narrate in questo libro con scrittura semplice ed efficace: è un mix tra racconto e reportage, dove tutto è rigorosamente vero e riscontrabile in documenti e immagini. Il diario scandisce la giornata dando vita a 18 episodi in cui il discorso trae spunto dai protagonisti principali: l'immondizia, l'ambulanza, il cane, i fratelli di Gaza, il grassone, il funerale, il bisturi, gli infermieri, il sondino, il parcheggiatore, l'elicottero, la carezza, il clandestino, l'archivio, la protesi, l'avvocato, l'arcobaleno, l'ultimo bacio.

Il senso complessivo della narrazione è mettere in evidenza, negli incroci della società globale, l'antico sapere che nell'area del Mediterraneo l'essere umano ha saputo sviluppare, nel le-game con la terra, i suoi abitanti e il mare, affrontando le avversità dell'oggi senza perdere la fiducia del domani.

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