^#smrgSAHAF Francesco Gai Artista Romano (1835-1917) : Catalogo delle Opere - 1963

L'Artista dipinse, si è ritrovato solo quello che abbiamo chiamato «la Falciatrice e che figura alla tav. 109: quadro che venne esposto alla Mostra dei Pittori romani dell'800 che si tenne nel 1932 al Museo di Roma.

E' strana la vicenda del ritrovamento di questa opera. Nell'occasione di una delle varie celebrazioni della « battaglia del grano », nell'aprile del 1928 venne donato a Mussolini dall'anti- quario Minnucciani, un quadro intitolato << la Spigolatrice »: nel gior- Hale il "Messaggero" del 13 aprile 1928 alla pag. 3 interamente dedi- cata alla celebrazione, veniva riprodotta la fotografia del quadro do- nato con l'attribuzione della paternità al Pittore Achille Guerra. La famiglia Fontana di Viterbo, venuto a conoscenza a mezzo del gior- nale di quanto sopra, avvertiva subito la famiglia Gai che essa posse- deva l'originale del quadro firmato Francesco Gai, e che tale opera era stata donata dal Pittore al suo carissimo amico Prof. Bartolomeo Fontana, e che quindi la paternità attribuita al quadro era falsa. I Fontana erano anche a conoscenza che per modella del quadro il Pit- tore aveva riprodotto Sua sorella Giustina: ed infatti questa, allora ancora vivente, lo confermava.

Se ne deduceva che il Pittore, come spesse volte faceva, avesse riprodotto l'opera in due originali, firmando solo quello do- nato all'amico: e che l'altro originale non firmato (e purtroppo spes- sissimo non firmava) passava in ultimo in proprietà del Minnucciani, il quale non potendo fare omaggio di un'opera anonima, aveva cre- duto di poterne attribuire la paternità al Pittore Guerra, che fu anche lui un ottimo Pittore contemporaneo del Gai.

Fortunata combinazione volle poi che il figlio architetto incari- cato durante la guerra di un lavoro alla Rocca delle Caminate, ritro- vasse li l'opera donata. Si riprometteva di potere alla fine della guerra ottenere da Mussolini l'autorizzazione di mettere a confronto le due opere per farne correggere l'errata attribuzione. Con il saccheggio della Rocca non si sa dove l'opera sia andata a finire.

Questa per sommi capi la vita e l'opera di Francesco Gai, Artista completo perché oltre che Pittore, fu Architetto e Scultore, ed espresse attraverso la Sua opera la vita e il costume dell'epoca, rial- lacciandosi per la Sua multiforme e geniale attività, alla tradizione dei Maestri del Rinascimento che dell'Arte fecero una missione

Agosto 1963, I FIGLI