#smrgSAHAF I persiani-I sette contro Tebe - 1997
Famosa tragedia di Eschilo ambientata a Susa, la residenza del re di Persia. Atossa, madre del re Serse, ed i dignitari di corte attendono con ansia l'esito della battaglia di Salamina (480 a.C.).
In un'atmosfera greve e piena di presagi funesti, la regina racconta di un incubo fatto quella notte. Poco dopo arriva un messaggero, che porta l'annuncio della totale disfatta dei Persiani. La battaglia viene raccontata in ogni dettaglio, dapprima con la descrizione delle flotte, poi con l'analisi della fasi dello scontro e infine con il quadro desolante delle navi distrutte in mare e dei soldati superstiti privi di aiuto.
Lamenti e pianti riempiono la scena fino alla comparsa del defunto padre di Serse, Dario, marito di Atossa. Lo spettro dà una spiegazione etica alla disfatta militare, giudicandola la giusta punizione per la hybris (tracotanza) di cui si è macchiato il figlio, nell'aver osato cercare di conquistare il Mar Egeo con la sua flotta.
Arriva infine il diretto interessato, lo stesso regnante Serse, sconfitto e distrutto, che unisce il proprio lamento di disperazione a quello del coro, in un canto luttuoso che chiude la tragedia.
I sette a Tebe:
Questa tragedia fa parte del Ciclo tebano, e narra le vicende legate alla guerra fratricida scatenatasi tra Eteocle e Polinice, figli di Edipo, per il controllo della città di Tebe.
Famosa tragedia di Eschilo ambientata a Susa, la residenza del re di Persia. Atossa, madre del re Serse, ed i dignitari di corte attendono con ansia l'esito della battaglia di Salamina (480 a.C.).
In un'atmosfera greve e piena di presagi funesti, la regina racconta di un incubo fatto quella notte. Poco dopo arriva un messaggero, che porta l'annuncio della totale disfatta dei Persiani. La battaglia viene raccontata in ogni dettaglio, dapprima con la descrizione delle flotte, poi con l'analisi della fasi dello scontro e infine con il quadro desolante delle navi distrutte in mare e dei soldati superstiti privi di aiuto.
Lamenti e pianti riempiono la scena fino alla comparsa del defunto padre di Serse, Dario, marito di Atossa. Lo spettro dà una spiegazione etica alla disfatta militare, giudicandola la giusta punizione per la hybris (tracotanza) di cui si è macchiato il figlio, nell'aver osato cercare di conquistare il Mar Egeo con la sua flotta.
Arriva infine il diretto interessato, lo stesso regnante Serse, sconfitto e distrutto, che unisce il proprio lamento di disperazione a quello del coro, in un canto luttuoso che chiude la tragedia.
I sette a Tebe:
Questa tragedia fa parte del Ciclo tebano, e narra le vicende legate alla guerra fratricida scatenatasi tra Eteocle e Polinice, figli di Edipo, per il controllo della città di Tebe.